custom knives

La Coltelleria Collini è distributore ufficiale per l’Italia dei coltelli tattici made in USA Strider Knives

Destinazione d'uso: tattico/militare

Tipo di produzione: Semi-Artigianale
Lama: full tang in acciaio inox CPM-S30V
Produzione Lama USA
Manicatura: Paracord
Lunghezza lama: 138mm.
Spessore della lama: 6,3mm.
Lunghezza totale: 258mm.
Bilanciatura: sul ramo di guardia
Peso: 282g.
Fodero: tattico in Cordura
Note: modello dedicato a Charles Benjamin "Chuck" Mawhinney, famoso sniper dei Marines ai tempi della guerra in Vietnam.

Destinazione d'uso: Tattico/Difesa Personale/Neck Knife/CQD

Lama: Acciaio Inox CPM-S30V 60/61HRC
Manicatura: Guancette in G-10
Lunghezza lama: 90mm.
Spessore della lama: 4mm.
Lunghezza chiuso: -
Lunghezza totale: 187mm.
Bilanciatura: Arretrata a 3cm. dal ramo di guardia inferiore
Peso: 106g.
Chiusura: -
Clip: MCS2 System
Fodero: Ultra piatto in Kydex
Note: Interamente realizzato a mano - First Edition - Seriale #7133

Nota Biografica:
Bud Nealy è universalmente riconosciuto come uno dei migliori knifemakers nel mondo. E' anche conosciuto come l'inventore del sistema MCS (Multi Concealment Sheath) che permette al coltello di essere posizionato saldamente in qualsiasi tipo di posizione.

Ed è proprio grazie a questi due requisiti che ogni giorno centinaia dei suoi sistemi MCS vengono utilizzati da agenti di polizia, agenti sotto copertura, membri della S.W.A.T. e R.A.I.D., guardie delle ambasciate degli Stati Uniti, Bodyguards e Rangers dell'aria.

Tutti i coltelli di Bud sono realizzati artigianalmente con tutta la cura possibile con tre diversi tipi di acciaio: Ats-34, Damasco Clad di Daryl Meier e CPM-S30V. Per le impugnature è solitamente utilizzato il G-10 o la fibra di carbonio.

Molti dei suoi coltelli sono attualmente nella collezione di Deborah Harry, Bobby Rondinelli dei Black Sabbath, Dave Liebman, Phil Woods, Steve Tyler e Joe Perry degli Aerosmith, Scott Glenn, Terry Gilliam ed in particolare il modello da 5" Kinzhal è personalmente utilizzato quotidianamente dal Maggior Generale Aleksandr Korzhakov, capo del KGB quando l'Unione Sovietica si trovava sotto la guida di Boris Yeltsin.